IN MARGINE AL CONVEGNO DI PISA DEL 15 GIUGNO 2015 DEDICATO ALLA MEMORIA DELLA POETESSA ELENA SALIBRA
Ho conosciuto il professor Vincenzo Manca in occasione del recente Convegno a Pisa in memoria Di sua moglie, la poetessa Elena Salibra, scomparsa lo scorso dicembre, cui è dedicato un Dossier nel primo numero di Poesia e Conoscenza. Durante la cena che ha concluso il Convegno,e a cui hanno partecipato tra gli altri anche il professor Marco Santagata, finalista allo Strega con il suo romanzo Come donna innamorata, che ha per protagonista Dante, e il professor Alberto Bertoni dell’università di Bologna, fine critico e poeta. Nel corso della cena Manca ha voluto ricordare come Elena Salibra , amica insieme a lui di Benigni, fosse solita inviargli sempre un messaggio di commento dopo ogni suo nuovo spettacolo. Per non interrompere questa amichevole e affettuosa abitudine, adesso ha voluto farlo lui e ci ha inviato questo breve testo con il quale ci sembra bello dare inizio al nostro Blog, a cui vi invitiamo a partecipare numerosi inviandoci commenti notizie e materiali.
Donatella Bisutti
Elena soleva scrivere un breve commento agli spettacoli di Roberto Benigni, tutte le volte che lui ci regalava queste splendide occasioni. Roberto apprezzava molto le sue parole in genere brevi e penetranti. Questa volta lei non lo ha visto, o forse, lo ha visto, ma ora non ha accesso ai nostri poveri mezzi di comunicazione. Lo faccio io in sua vece, ben consapevole di non avere la sua leggerezza. I 10C hanno commosso tutti. Il commento ricorrente e’ del tipo: “Benigni e’ un genio”. Io credo che sia semplicemente un uomo con un cuore immenso che ha la capacita’ “spudorata” di mostrarlo agli altri.
Tecnicamente, lo stile di Benigni e’ un genere teatrale originalissimo che definirei “spettacolo speculativo e contemplativo”. Ma la contemplazione autentica e’ motore potente per l’azione, quindi uno spettacolo “anagogico” nel senso della Patristica. La comune etimologia di spettacolo e speculazione rimanda allo “speculum”, come strumento di rappresentazione e sopratutto di auto-rappresentazione dell’uomo. Nel binomio i due elementi si amplificano e questo realizza l’effetto meraviglioso che Benigni raggiunge.
Potrei commentare moltissimi punti delle due splendide serate sui 10 Comandamenti, ma mi limito a dire l’essenza che alla fine e’ rimasta nel mio cuore: liberta’, amore, mistero. Ciascun termine della triade si arricchisce quando riesce a fare spazio alle altre due, in una continua dinamica di compenetrazione.
Vincenzo Manca
Professor of Computer Science
Director of the Center for BioMedical Computing (CBMC)
Universita’ degli Studi di Verona – Dipartimento di Informatica
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